Chi soffre di Epilessia potrà....

……VEDERE LA TELEVISIONE,

LAVORARE AL COMPUTER,
DIVERTIRSI
AI VIDEO-GIOCHI,
ANDARE IN DISCOTECA?

Solo un 15% circa, dei pazienti con epilessia presenta problemi agli stimoli luminosi intermittenti. Emettono luci intermittenti: la televisione, il computer, i video-giochi, e le luci di discoteca.
E’ consigliabile quindi, adottare comportamenti che permettano il non scatenarsi delle crisi:
- si può evitare di giocare ai video-giochi tutti i giorni;
- non stare appiccicati al video del computer per tante ore, fare così anche con la televisione;
- utilizzare schermi sicuri;
- usare sempre il buon senso!

……Fare sport?
Quando l’epilessia è ben controllata dalla cura, sono autorizzati tutti gli sport.
Se si soffre di assenze o perdita di coscienza, si devono evitare gli sport che comportano pericolo per se stessi e per gli altri.
Sarebbe meglio evitare: una discesa libera, una gara di tuffi, il bob, le arrampicate in montagna, il ciclismo. Il nuoto non è completamente sconsigliato, ma è bene sorvegliare il malato.
……Lavorare?
La maggior parte degli epilettici può condurre una vita professionale normale; si raccomanda solo l’attenzione a certi lavori che potrebbero essere pericolosi (impalcature, tetti, macchinari delicati, guida di mezzi di trasporto o pubblici).
Purtoppo la società che considera il lavoro un diritto di tutti, lo nega, per pregiudizi, agli epilettici.
Anche iscrivendosi alle liste di collocamento, l’assunzione non è mai facile.
Spesso solo con gli epilettici viene messa in pratica una clausola, che tutela la salute e l’incolumità dei compagni di lavoro e la sicurezza degli impianti. Ma se ad un ammalato di epilessia gli viene preclusa la possibilità di lavorare, come possiamo garantirgli la dignità che tanto ostentiamo?
……Frequentare la scuola?
Il malato di epilessia può studiare, deve studiare!
E’ constatato che per un bambino con epilessia, la scuola è uno dei pochi momenti di confronto con gli altri.
La prima cosa da fare è raccontare la VERITA’.
Spesso per tutelare il vostro bambino, non si avvisano gli insegnanti, ma è giusto farlo.
LA PAURA E LA VERGOGNA SONO DA COMBATTERE
Dire che vostro figlio è epilettico, vi espone talvolta a reazioni di rifiuto da parte degli insegnanti, a causa della “responsabilità” in caso di una crisi.
Rassicurateli ed informateli come affrontare l’emergenza crisi.
L’insegnate deve solo capire che il rendimento scolastico non sarà sempre costante. Per un bambino epilettico studiare è molto più difficile, il suo profitto sarà influenzato dall’attenzione e dall’affaticamento dovuto ai farmaci o alle crisi.
Con loro basta solo poca pazienza e comprensione in più!
Quando gli insegnanti saranno avvertiti, sarà loro compito rendere partecipi i compagni di classe. Questo perché:
- la crisi spaventa chi la vede (il rischio è che lascino solo il bambino, per paura);
- la crisi può anche far ridere, e i bambini nella loro innocenza sanno essere anche crudeli (il vostro bambino potrebbe essere preso in giro).
E’ giusto che i compagni di gioco e di scuola sappiano che vostro figlio non è un buffone che dà spettacolo, non è un pazzo, ma è un bambino ammalato che ha dei limiti solo nei momenti delle crisi, ma poi non è diverso da tutti gli altri.
……Avere la patente di guida?
La patente di guida (solo categoria A e B) può essere concessa a chi non presenta più crisi da almeno due anni.
……Fare il servizio militare?
Le epilessie rientrano tra “le imperfezioni e infermità” che non rendono idonei al servizio militare.
……Si possono sposare?
Sono persone come le altre. Anche loro hanno un cuore e tanto amore da dare e ricevere. Vivono di sogni, sono anime dolci e sensibili e sanno prendere le loro responsabilità.
Possono farsi una famiglia, ma la cosa importante è che:
DEVONO AVVERTIRE IL LORO COMPAGNO/COMPAGNA.
Possono avere figli?
Per un uomo ed una donna che soffrono di epilessia è possibile diventare padre e madre.
La percentuale che un genitore trasmetta la malattia si aggira sul 4% circa.
Vostro figlio non nascerà , sicuramente, con l’epilessia.
Se una donna ammalata di epilessia vuole intraprendere una gravidanza, dovrà affidarsi oltre che al ginecologo, anche al suo neurologo che le controllerà la terapia farmacologia. Sarà anche lei una mamma come tutte, forse molto più consapevole e responsabile.